Ilario Ricci
L'avventura crossistica di Ilario Ricci inizia nel 1981 vincendo il campionato regionale junior in sella ad una Cagiva 125, nel 1982 è nato il suo primogenito Simone, pertanto essendo diventato papà, gli impegni famigliari lo tengono lontano dalle piste, si ripresenta per ben figurare sulla scena del campionato regionale emiliano nel 1983.
Nel 1984 fa la sua prima apparizione nel campionato italiano dove chiude la stagione con un ottimo 6° posto, per poi riscattarsi e scrivere il suo nome nell'Albo D'Oro nel 1985 in sella ad una Suzuki RM 125. La carriera di pilota è un po' travagliata in quanto essendo già sposato, gli impegni di lavoro non gli permettono di allenarsi come avrebbe voluto. Nel 1998 Ilario Ricci salta la barricata e diventa team manager, costituisce il Team Ricci Racing con i piloti Garcia Vico e Cristian Beggi con il quale si è subito imposto alla ribalta del motocross internazionale. In oltre un decennio di gare sono arrivati risultati di prestigio che hanno gratificato il lavoro del team, di tutti i piloti e dei componenti che ne hanno fatto e che a tutt'oggi ne fanno parte. A tutt'oggi l’icona dei risultati conquistati dal nostro team, rimane la straordinaria “tripletta” tutt'ora imbattuta nel Campionato del Mondo del 2005 in sella alle Yamaha ufficiali sul circuito di Teutschenthal in Germania, con uno strepitoso Andrew Mc Farlane, Davide Guarneri e Chicco Chiodi, che si piazzarono rispettivamente al primo, secondo e terzo posto in quel memorabile Gran Premio.
Il Campionato del Mondo si concluse con Mc Farlane al secondo posto (dopo aver mantenuto la leadership per tutto il mondiale, nelle ultime due gare si è dovuto piegare causa noie tecniche, ad un costante Cairoli) e Chiodi al terzo posto della classifica assoluta. Dopo oltre un decennio di attività il Ricci Racing Team si rimette in gioco e si appresta ad affrontare una nuova sfida con il nuovo "MX Racing Team" insieme alla casa austriaca Husqvarna con rinnovati stimoli e precisi obiettivi.
"Non si può descrivere la passione, la si può solo vivere"
Enzo Ferrari